Il consigliere comunale di opposizione, capogruppo della lista “Grande Catania”, nonché Vice Presidente VIII C.C.P. Servizi Sociali, Sebastiano Anastasi intende chiarire alcuni concetti al neo assessore ai servizi sociali. Lo fa affidando alla stampa il comunicato che potrete leggere in calce e nel quale si legge l’intenzione di avviare con l’amministrazione comunale “un serrato e serio confronto in aula”.
Nelle prime dichiarazioni rilasciate il neo assessore ai servizi sociali ha subito auspicato il superamento di divisioni, polemiche e “scaramucce” quando si è accennato al rapporto e al lavoro interno al Consiglio Comunale.
Senza alcuna prevenzione e senza entrare in merito sulle qualità professionali e umane del neo assessore mi preme però ricordare che la sua stessa nomina, per come è maturata, è di evidente ed esclusiva connotazione politica e che le “scaramucce” all’interno del Consiglio comunale altro non sono che il palesarsi una gravissima crisi di maggioranza politica, senza precedenti nella storia della città, perdurante da ormai due anni pieni.
Ci si augura pertanto che la nomina dell’Assessore Parisi, vista la grande esperienza dello stesso in settori delicatissimi da gestire normalmente con equilibrio e mediazione, riesca a contribuire in modo determinante alla fine di questo dannosissimo stallo, ricompattando la maggioranza per via politica, e il consiglio tutto per via amministrativa sul tema del welfare!
Un consiglio comunale che da anni e ancora oggi legittimamente pretende specifici atti e relazioni, da sottoporre pubblicamente all’attenzione dell’aula e della città, sulla governance politico-amministrativa di questa giunta per un settore quale i Servizi Sociali, fragile per natura, alla luce soprattutto del vecchio e nuovo piano di rientro finanziario; governance che presenti linee guida univoche e certe sulla scala dei bisogni reali della città, oltre ad un chiaro e rigido crono-programma sui pagamenti per le spettanze in arretrato per fornitori cittadini cooperative lavoratori etc.
Questa la base imprescindibile su cui solo dopo, visti i già trascorsi 4 anni di proposte inascoltate, si può avviare, nel rispetto dei ruoli, un serrato e serio confronto in aula, durante il quale, come già più volte accaduto in passato, ne sono certo, ogni gruppo consiliare, ogni singolo collega consigliere sarà ben lieto e capace a dare il massimo contributo in termini di efficienza, efficacia, trasparenza e, mi si consenta, di sensibilità politica rispetto poi ad una Amministrazione che appare ogni giorno di più distaccata dalla realtà quotidiana di una città socialmente moribonda!